Raccontaci di te! Qual è la tua passione più grande? Cosa ti ha portato a Milano (se non sei di qui)? Cosa ti piace di più di Milano? C’è un tuo posto del cuore che consigli in zona Lambrate?
Mi chiamo Gianfranco Bosi sono nato qui. Adoro Milano per la sua energia, la sua cultura, per ciò che offre, per la totale libertà di pensiero.
Un posto del cuore?! Via Ventura. I giovani proponevano i loro lavori, il loro estro, ampliando così il polo del design.
Gianfranco Bosi raccontaci del tuo lavoro! In cosa consiste? Perché hai scelto questa professione? Come si svolge una tua giornata lavorativa-tipo?
“Non sono mai stato un dipendente!” Ho iniziato lavorando a servizi legati al mondo grafico-informatico, un’esperienza che ha interessato un periodo di almeno 5 anni. Gli scenari che il mio lavoro delinea sono molto variegati, si passa dall’aspetto creativo e camaleontico in cui esperienza e design si fondono agli aspetti di natura più tecnico-burocratica; il tutto alternando progetti con privati a collaborazioni con altri professionisti.
Nel 2000 ho iniziato a collaborare con studi di architettura diversi, tra i miei principali clienti progetti legati a uffici e ristorazione. Ciò mi ha permesso di fare esperienza in diversi ambiti (dal business alle abitazioni) alternando progetti condivisi a percorsi intrapresi in autonomia.
Questo momento pandemico ha fatto sì che il mio lavoro incontrasse una crescita; collateralmente nel 2008 con la mia partner ho rilevato l’attività di “L’Erbolario” sita proprio in città studi a pochi passi da Coworking Lab presso la quale mi occupo della gestione del web marketing.
Raccontaci della tua esperienza in Coworking Lab! Cosa ti ha portato a scegliere questo coworking? Da quanto lavori qui? Quali sono le cose che apprezzi di più?
Ho incontrato Coworking Lab nel 2016, trovo che sia l’ambiente che meglio si presta per intraprendere progetti personali, più in particolare riguardo al settore dei servizi legato al contatto coi clienti dove ritrovare un perfetto match tra concentrazione e scambi interpersonali. L’organizzazione e l’attenzione al design rientrano tra le particolarità che apprezzo di più.
Raccontaci delle opportunità di business che si sono create, o che ti piacerebbe creare, nella community! Hai già sviluppato dei progetti di business con altri coworkers? Come sono nati? Come si sono evoluti? Vedi altre possibilità di sviluppo con altri coworkers?
È naturale che dalla community vengano fuori opportunità e risorse, contatti con persone che sono poi diventati direttamente o indirettamente partner o clienti. Spesso le esperienze che ho vissuto mi hanno dato l’impulso per fare quel “passo in più”.
Gianfranco Bosi perché scegliere te? Cosa rende il tuo lavoro differente rispetto ai competitors?
Difficile rispondere alla domanda senza scadere nello scontato.
Credo nell’importanza fondamentale di questo numero: 1,6180339887 ……………..
Sicuramente ho una vasta esperienza maturata sul campo, presupposto per trasformare delle buone idee in un prodotto finito. Un prodotto architettonico si materializza solamente se chi l’ha ideato possiede un’eccellente padronanza nel mescolare 4 ingredienti fondamentali:
1. l’estetica (e qui si apre un capitolo enorme),
2. le proporzioni,
3. la conoscenza dei materiali, della tecnologia e della fisica (indispensabile non solo per realizzare l’idea ma anche per farsi venire delle idee,
4. l’implicazione sociale del prodotto architettonico (altro capitolo enorme).
Altra capacità fondamentale che un buon architetto deve avere è quello di pensare in 3D se non addirittura in 4D, mai progettare solo in pianta, soprattutto nell’interior ricordiamoci che il progetto non si conclude ad altezza occhi, rimane ancora una buona parte di volume sopra di voi da progettare.
Odio la burocrazia, ma la so domare.
Contaminazioni. Quali sono le tue passioni? In che modo questi interessi sono rilegati ai tuoi hobbies o divengono carburante per le tue idee?
La contaminazione avviene tutti i giorni, tutti i minuti, l’architetto è come una spugna, assorbe tutto quello che vede e persino inconsciamente rielabora ciò che ha memorizzato per contaminare i successivi progetti, talvolta senza rendersene conto. Il mio più grande hobby è viaggiare, l’ho fatto tanto da giovane e cerco non appena possibile di farlo anche adesso. La fotografia, strumento fondamentale per rappresentare l’architettura. Esistono fotografie che uccidono un prodotto architettonico, altre che lo esaltano. Una buona fotografia sta a una brutta fotografia come la prospettiva sta all’assonometria.